Melanoma metastatico: terapia con agente singolo rispetto a terapia di combinazione
L'avvento di nuove immunoterapie per il trattamento del melanoma metastatico ha portato a varie nuove strategie di combinazione.
A causa delle loro distinte modalità di azione, diverse immunoterapie sono state studiate in combinazione fra loro, come pure in combinazione con terapie mirate e altre modalità di trattamento.
I trattamenti anti-CTLA-4 e anti-PD-1 migliorano l’immunità antitumorale attraverso meccanismi complementari e non-ridondanti.
La combinazione dell’agente anti-CTLA-4 Ipilimumab ( Yervoy ) e dell’agente anti-PD-1 Nivolumab ( Opdivo) ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da progressione e il tasso di risposta oggettiva rispetto a entrambi gli agenti da soli come monoterapia nei pazienti con melanoma avanzato.
Tuttavia, la combinazione è risultata associata a una significativa tossicità, con circa un terzo dei pazienti che ha sospeso il trattamento.
L'uso sequenziale di Nivolumab e Ipilimumab è stato associato a esiti simili e a tossicità paragonabile alla terapia concomitante.
Sono in corso o in programma studi clinici per valutare le varie combinazioni di anticorpi immunomodulanti.
Ipilimumab e Pembrolizumab ( Keytruda ) sono anche stati studiati in combinazione con il virus oncolitico Talimogene laherparepvec ( T-VEC; Imlygic ), con risultati promettenti; inoltre, le immunoterapie sono state anche combinate con la chemioterapia, la radioterapia e l’elettrochemioterapia.
L’indagine sulla combinazione di farmaci rappresenta l'inizio di una nuova storia nel trattamento del melanoma e si espande fino ad abbracciare altri tumori solidi ed ematologici. ( Xagena2016 )
Grimaldi AM et al, Expert Opin Biol Ther 2016; 16: 433-441
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